14/05/12

La musica nella storia

La musica esiste da tempi molto antichi, sicuramente da prima ancora che ne rimanesse traccia storica. Non c'è stata civiltà che prima o poi non abbia sviluppato un proprio sistema musicale, o che non ne abbia adottato uno, seppure adattandolo alle sue necessità oppure ai suoi gusti
La parola musica deriva dalla parola greca moysa, "musa". L'idea occidentale di musica è quindi generalmente collegata alle muse, e in questo senso alludeva ad ogni scienza ed arte che risveglia l'idea di cosa perfetta, gradevole e ben ordinata.

23/04/12

Geografia

                                                               L' Unione Europea      

26/03/12

La musica nel Barocco

La musica nel Barocco si svolse e progredì nella sua struttura, con aspetti di differente 
complessità rispetto alle arti figurative, tanto da poter chiaramente affermare che il fenomeno 
del Barocco musicale si pone in maniera netta e differente rispetto alla pittura, alla scultura, 
all'architettura, nonché alle lettere. Ciò per via del raggiungimento di maturità e compiutezza 
del suo linguaggio a mezzo del temperamento equabile, raggiungibile sugli strumenti a 
tastiera e che successivamente coinvolse i rimanenti. Tale progetto che musicisti e matematici
 portarono a compimento nella seconda metà del secolo XVII, nei suoi risultati arrivò ad 
intersecare con tale pregnanza le problematiche del gusto e dell'estetica del tempo e che 
fino al secolo precedente si erano sviluppati, modellando una concezione artistica i cui risultati
 oggi ritroviamo nella voce di Classicismo musicale. Nonostante tali consolidamenti che 
portarono certezze e regole ben definite rispetto al passato, l'estetica barocca musicale del 
primo Seicento ragiona su ciò che tale periodo ha voluto esprimere: la negazione stessa delle
 regole e delle certezze, la loro asimmetria, il contraddire, lo stupefare, il meravigliare. L'età 
barocca si caratterizza per una gran ricchezza di correnti e scuole; ha scopo di stupire e 
meravigliare il pubblico, con un ampio sfruttamento dell'abbellimento. In tale periodo si svilup_
parono in Europa la musica strumentale (sonate, concerti, ecc.), e si consolidò quella 

11/03/12

Dante Alighieri e la divina commedia

LA DIVINA  COMMEDIA
La Commedia o Divina Commedia (originariamente Comedìa; l'aggettivo 
Divina, attribuito daBoccaccio, si ritrova solo a partire dalle edizioni a stampa
 del 1555 a cura di Ludovico Dolce) è unpoema di Dante Alighieri, scritto in 
terzine incatenate di versi endecasillabi, in lingua volgarefiorentina. Composta 
secondo i critici tra il 1304 e il 1321,la Commedia è l'opera più celebre di 
Dante, nonché una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale

I grandi artisti

Mormorio della foresta
di 
Wagner Siegfried

Mormorio della foresta 
di
LISZT

museo multimediale della comunicazione di Bologna (museo Pelagalli)

il museo contiene oltre 1000oggetti che mostrano come nel tempo si sia modificata la creazione dei mezzi di diffusione della musca e del suono un esempio è come dal telegrafo si sia passati al telefono e al cellulare.

ecdl

 i miei consigli per il vostro E.C.D.L. sono:

video accres …/60

28/02/12

le foreste nelle Marche

I boschi delle MarchePDFStampaE-mail
In linea con l’assetto nazionale la distribuzione delle aree boscate è concentrata prevalentemente nelle aree interne alto-collinari e montane. Entro i limiti amministrativi delle Comunità Montane, su una superficie di ha 604.785, che rappresentano il 62,4 del territorio regionale, ricade il 93% dei boschi marchigiani con un coefficiente di boscosità che in quest’area sale così al 40%. Le colline litoranee fuori Comunità Montana, con una superficie territoriale pari al 37,6% di quella totale, comprendono il restante 7% dei boschi regionali; in questi ambiti, dove prevale nettamente l’attività agricola, il coefficiente di boscosità scende al 4,6%. Tra le quattro Province quella più boscata risulta essere Pesaro-Urbino con un indice del 32%; Ancona, che comprende un’estesa superficie collinare coltivata, si posiziona all’ultimo posto con il 15%, mentre le due Province più meridionali si collocano in una posizione intermedia, prossime alla media regionale, entrambe su valori intorno al 26%. I complessi forestali delle Marche sono stati suddivisi a livello gerarchico più elevato in 11 Categorie forestali, 46 Tipi forestali ulteriormente differenziati in sottotipi e varianti. Per una descrizione più dettagliata di tali aspetti si rimanda al lavoro originale (IPLA, 2000).